Capita spesso che ad un certo punto lo scaldabagno a gas non parte e ciò potrebbe destare molta preoccupazione. Tutto questo succede molto spesso per via di un guasto a carico del bruciatore che impedisce il regolare funzionamento. Cosa bisogna fare in queste situazioni?
Quando si rompe il bruciatore lo scaldabagno va in blocco, quindi dai rubinetti di casa scorrerà solo acqua fredda. In questi casi è meglio correre ai ripari il prima possibile per evitare che il problema possa peggiorare. La cosa migliore da fare è chiamare il proprio idraulico di fiducia per ottenere una diagnosi e valutare se conviene effettuare davvero la riparazione. Certe volte è preferibile optare per l’acquisto di un nuovo scaldabagno.
In alternativa si può provare a risolvere il malfunzionamento in maniera autonoma, seguendo alcuni semplici passaggi e utilizzando l’attrezzatura giusta. Naturalmente bisogna prestare massima attenzione per garantire la propria sicurezza e quella degli altri familiari presenti nell’appartamento. Vediamo, quindi, tutto quello che occorre fare quando lo scaldabagno a gas non parte e il bruciatore resta spento.
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Scaldabagno a gas non parte: perché il bruciatore rimane spento?
Uno scaldabagno che smette di funzionare senza un’apparente ragione è sempre fonte di disagio, perché non sarà possibile avere acqua calda in casa per l’igiene personale e altri utilizzi. Quando il bruciatore resta spento il blocco si può risolvere semplicemente disattivando e riattivando lo scaldabagno. Questo veloce procedimento il più delle volte permette di ripristinare la funzionalità dell’impianto. Tuttavia, se il guasto persiste bisogna individuare le cause, effettuando un esame più approfondito, meglio se con il supporto di un esperto.
Per quale ragione la scaldabagno a gas non si attiva? Come mai non avviene il riscaldamento dell’acqua sanitaria? A volte questo dipende da una dispersione anomala dei fumi di scarico. Tuttavia, è anche possibile che il guasto sia stato causato dal blocco del sistema di ventilazione. Altrimenti può succedere che i tubi di aspirazione e scarico sono ostruiti, che che si sia verificata un’interruzione di corrente oppure la che pila per l’accensione della fiamma pilota è oramai scarica.
Come si può rimediare al bruciatore dello scaldabagno che non si accende? Solitamente basta chiudere il rubinetto dell’acqua calda e attendere qualche minuto. Uno scaldabagno di nuova generazione inizia a partire dopo circa 20 secondi, in quanto equipaggiato con un sistema automatico di sblocco. Nei modelli datati, invece, è necessario procedere manualmente, seguendo i passi che sono indicati sul manuale di istruzioni. In ogni caso non bisogna mai disattivare il sistema di blocco automatico di sicurezza, appositamente progettato per la tutela degli utilizzatori.
Scaldabagno a gas e bruciatore disattivato: manutenzione
Qualsiasi tipo di scaldabagno, non solo quelli a gas ma anche i modelli elettrici, con il passare del tempo possono presentare malfunzionamenti di varia natura e andare in blocco in maniera ricorrente. Per allungare quanto più possibile il ciclo di vita dell’apparecchio è fondamentale eseguire la regolare manutenzione, ovvero rivolgersi al proprio idraulico di fiducia che si occuperà di eseguire una diagnosi accurata. In fase di revisione tutte le componenti verranno controllate ed eventualmente sostituite con pezzi di ricambio originali e compatibili.
Un boiler a gas può avere una durata variabile, che non può essere stimata con una certa precisione. Infatti, molto dipende da quanto e come viene utilizzato l’apparecchio. Nel corso degli anni è normale che possa andare in blocco e smettere di funzionare anche solo temporaneamente. Quando il boiler a gas inizia a dare segnali di malfunzionamento è meglio non sottovalutare il problema, per cercare di individuare le ragioni. Sarà dunque necessario chiamare un tecnico specializzato per sottoporre l’apparecchio alla revisione, fondamentale per risolvere in modo professionale ogni possibile guasto e non avere disagi futuri.
Nella maggior parte dei casi riavviare lo scaldabagno non basta per attivare anche il bruciatore. A questo punto sarebbero da evitare interventi fai da te, specialmente quando non si ha molta esperienza sul campo o non si dispone dell’attrezzatura adatta. Riparare un boiler da soli tante volte potrebbe sembrare la soluzione più veloce e conveniente, ma nei fatti poi non è così. Una manutenzione non professionale, eseguita con mezzi di fortuna e senza la necessaria preparazione tecnica espone a seri rischi. Inoltre, non bisogna dimenticare che gli interventi improvvisati potrebbero aggravare la situazione e rendere la risoluzione del problema ancora più dispendiosa.
Si segnala che il blocco di uno scaldabagno a gas può dipendere persino dagli agenti atmosferici, come forti raffiche di vento. Forzare la macchina non conviene, perché le problematiche in corso potrebbero aggravarsi e costringere all’acquisto di un nuovo boiler. Quando infatti la riparazione diventa antieconomica è sempre meglio puntare all’integrale sostituzione dell’apparecchio. Tuttavia, un bravo tecnico saprà come proporre la soluzione più conveniente per il caso specifico, in modo da garantire la completa soddisfazione del cliente finale.
Costo di riparazione di uno scaldabagno a gas
Quanto si spende per riparare uno scaldabagno a gas? Sul punto non è possibile fornire risposte precise perché la spesa necessaria per ripristinare il funzionamento di un boiler dipende da vari fattori e dal tipo di problema riscontrato. La prima cosa da considerare è il costo per la chiamata del tecnico. Quest’ultimo, una volta sul posto, inizierà a controllare attentamente lo scaldabagno eseguendo dei test, in modo da individuare le ragioni del guasto.
Il tecnico provvederà a disincrostare tutte le parti interne del dispositivo, che con il passare del tempo vengono attaccate dal calcare. Quando necessario, si occuperà anche della sostituzione delle serpentina, delle guarnizioni, della valvola e di tutti i pezzi oramai usurati. Stando alle medie di mercato, il costo per la pulizia approfondita dello scaldabagno si aggira intorno a 80 euro. Quando la riparazione prevede anche la sostituzione dei pezzi, come ad esempio la serpentina o la valvola, la spesa può arrivare anche a 200 euro.
In tutti i casi, per evitare spiacevoli sorprese, è sempre meglio richiedere un preventivo di spesa dettagliato, così da sapere in maniera anticipata quanto costa riparare il proprio scaldabagno a gas. Nella maggior parte dei casi con un piccolo investimento sarà possibile sistemare il boiler, ma alcune volte l’intervento potrebbe rivelarsi più importante. A quel punto assieme al tecnico è opportuno valutare l’acquisto di uno scaldabagno nuovo e maggiormente efficiente, per migliorare il comfort della propria abitazione e non avere più problemi. Il nuovo apparecchio, comunque, richiederà la manutenzione periodica.
Scaldabagno a gas: quando non parte il bruciatore cosa bisogna fare?
Nel momento in cui il bruciatore del gas dello scaldabagno non si attiva generalmente le ragioni sono piuttosto banali e facilmente risolvibili anche senza l’aiuto del tecnico. Tutto può dipendere dal mancato collegamento con la linea elettrica oppure dall’attivazione del blocco di sicurezza. A questo punto non serve andare nel panico, in quanto basta accendere e spegnere il boiler, aspettare qualche secondo per notare il corretto funzionamento. Se il problema dovesse persistere occorre invece chiamare un tecnico qualificato.
Uno scaldabagno potrebbe cessare di funzionare per ragioni legate alla pressione dell’acqua, che deve essere compresa fra 1,5 e 2 bar. Per riportare questi valori alla soglia ideale bisogna agire sulla valvola di regolazione. In questo caso è fondamentale procedere con la massima attenzione, per evitare di danneggiare in maniera irrimediabile l’apparecchio, oltre a compromettere la sicurezza. Ecco perché si consiglia di attenersi a quanto viene specificato nel manuale di istruzioni.
Cosa bisogna fare nel caso di blocco improvviso dello scaldabagno? La prima cosa è verificare che non ci siano fughe di gas. Poi, anche con l’aiuto del manuale, bisogna controllare che il sistema di blocco non sia entrato in funzione. Anche in questo caso tutto può dipendere dalla bassa pressione, che come spiegato non deve mai superare i 2 bar. Quando il blocco persiste è bene contattare il proprio tecnico.
Riparazione scaldabagno: considerazioni fina2li
L’accensione e lo spegnimento dello scaldabagno sono semplici operazioni che permettono di sbloccare il bruciatore. Così facendo, in maniera autonoma, senza il supporto del tecnico e costi, sarà possibile ristabilire il funzionamento del boiler. Tuttavia, quando il problema del blocco si presenta con una certa frequenza questo non è di certo un buon segnale. Sicuramente l’apparecchio deve essere controllato in maniera accurata e riparato da mani esperte.
Il blocco continuo è un problema che interessa soprattutto gli apparecchi datati e che vengono utilizzati con una certa frequenza. Dopo qualche anno probabilmente arriva il momento di cambiare il proprio boiler con un modello più performante e che assicura anche un certo risparmio sui costi in bolletta. In caso di dubbi o quando non si riesce a venirne a capo è sempre possibile richiedere un pronto intervento. Il tecnico incaricato arriverà sul posto per eseguire tutte le diagnosi del caso. Provvederà anche a stilare un preventivo contenente le voci di spesa, così da assicurare la massima trasparenza.
L’intervento del tecnico specializzato permette di risolvere vari problemi, come quello che riguarda il bruciatore che non parte, in maniera efficace e risolutivo. In genere questa riparazione non richiede operazioni invasive e viene portata a termine in breve tempo. Vale quindi la pena rivolgersi a un vero professionista, che permetterà di allungare il ciclo di vita dell’impianto e a verificarne la sicurezza. Anche la pulizia interna può contribuire ad estendere la durata del proprio boiler così da posticipare la sostituzione.