La sostituzione o il montaggio di un nuovo scaldabagno, sia che si tratti di un modello elettrico o a gas, comporta una sequenza di operazioni che, se eseguite correttamente, consentono di effettuare un’installazione a regola d’arte.
Non vanno sottovalutate in alcuna maniera le attività da eseguire, ciascuna e’ importante e comunque è preparatoria alle fasi successive e quindi al successo dell’installazione.
Cerchiamo di analizzare le varie fasi e quindi vedremo di accompagnarvi dall’inizio alla fine consentendovi di completare il montaggio correttamente.
Per prima cosa dovremo procurarci tutti gli utensili e materiali necessari, che ci serviranno o che potranno servirci per completare questo lavoro.
Durante tutte le fasi di lavorazione vanno sempre messi al primo posto gli aspetti inerenti la sicurezza, quindi tutte le operazioni dovranno garantire una corretta valutazione dei rischi, con particolare riferimento a tutte le possibili situazioni di pericolo che potrebbero verificarsi.
Una volta completate le attività preliminari si passerà all’installazione.
Infine, una volta terminato il lavoro, si darà corso alla fase più delicata, che è la messa in servizio dell’apparecchiatura; questa operazione, se verrà completata e lo scaldabagno funzionerà correttamente, sarà la dimostrazione che tutto è stato eseguito in maniera corretta.
In commercio esistono diversi tipi di scaldabagni, le maggiori differenze che si dovranno affrontare durante l’installazione riguardano il tipo di alimentazione primaria: divideremo quindi gli scaldabagni alimentati elettricamente da quelli alimentati a gas.
Installazione di uno scaldabagno elettrico
Sia che si tratti di una sostituzione che di una nuova installazione, la prima domanda da farsi è: qual è lo scaldabagno ideale?
- Una volta individuata la dimensione ed il modello dello scaldabagno possiamo iniziare.
- Avere a disposizione gli attrezzi adatti è fondamentale, vediamo di dare un breve elenco che sia il più esaustivo possibile:
- ci servirà quasi sicuramente una scala a pioli, dovremo valutare che sia sufficientemente alta da permetterci agevolmente l’accesso per tutte le nostre operazioni;
- dovremo prevedere l’uso di un trapano a percussione capace di eseguire fori su murature in cemento armato;
- il trapano dovrà essere dotato della giusta punta in termine di diametro, di lunghezza e di tipologia: è inutile avere punte da ferro quando si deve forare del calcestruzzo; la scelta del diametro e della lunghezza dipenderà dal tipo di fissaggi che intendiamo utilizzare;
- dovremo controllare la disponibilità di prese elettriche adatte per connettere il trapano, in mancanza di prese nelle vicinanze, sarà indispensabile procurarsi una prolunga idonea;
- infine, alcuni attrezzi che sicuramente ci serviranno quali: cacciaviti, chiavi inglesi, pinze, martello, livella, matita da muratore o pennarello, metro e forbici da elettricista.
I materiali di cui potremo aver bisogno sono, oltre allo scaldabagno, i fissaggi, i flessibili di collegamento idraulico di lunghezza sufficiente e con le guarnizioni di tenuta idonee, giunto dielettrico, nastro in teflon per le tenute sui filetti, sufficiente cavo elettrico per il collegamento dello scaldabagno al punto di alimentazione preposto ed infine gli accessori necessari per il collegamento allo scarico del gruppo di sicurezza.
Prima di procedere all’installazione, dovremo sincerarci il rispetto delle distanze minime richieste dalle norme vigenti; le norme attuali suddividono il bagno in quattro zone:
- zona 0 che equivale al volume interno di vasca e doccia, dove e’ proibito il passaggio di qualsiasi collegamento elettrico;
- zona 1 che corrisponde al perimetro delimitato da vasca e doccia fino ad un’altezza di 2.25 metri;
- zona 2 con perimetro che si estende di 0,60 metri oltre al perimetro della zona 1, sempre fino ad un’altezza di 2,25 metri;
- zona 3 con perimetro che si estende di 2,40 metri oltre al perimetro della zona 2, sempre fino ad un’altezza di 2,25 metri;
Lo scaldabagno non può essere installato nelle zone 0, 1 e 2. Oltre a ciò va controllato che il circuito elettrico sia protetto da un dispositivo differenziale da 30mA, con una capacità di 20°.
Non dovremo dimenticare di prendere le giuste precauzioni circa la sicurezza e quindi sarà nostra premura creare un ambiente pulito e libero da ostruzioni, che ci permetta di operare correttamente: dovremo usare i dispositivi di protezione individuale che valuteremo necessari come guanti, occhiali protettivi, tappi o cuffie per la protezione dai rumori, scarpe antinfortunistiche.
Infine, sarebbe meglio non eseguire queste operazioni da soli: la presenza di una seconda persona garantisce aiuto in caso di bisogno.
Ora possiamo iniziare la nostra installazione:
- i fori da eseguire sul muro vanno marcati nella corretta posizione, quindi procederemo alla loro esecuzione ponendo molta attenzione al tipo di parete che troveremo. Questo ci permetterà di valutare e capire quale sia il tipo di fissaggio più adatto: se avremo una parete in mattoni probabilmente un fissaggio chimico sarà quello più adatto; su una parete in cemento armato servirà un tassello specifico con barra filettata di lunghezza adatta;
- una volta eseguiti i fori e posizionati i fissaggi, inseriremo rondelle e bulloni sul perno ancorato al muro, senza stringerli bensì lasciando sufficiente spazio tra muro e rondella per permettere l’alloggiamento della staffa dello scaldabagno;
- è il momento di posizionare lo scaldabagno, prima di procedere, però, è meglio eseguire un ulteriore controllo sulla esatta distanza tra i fissaggi e soprattutto il loro allineamento orizzontale e verticale: questo per evitare di dover sollevare più volte lo scaldabagno; una volta posizionato l’apparecchio procediamo a stringere i bulloni di fissaggio e controlliamo che il tutto sia fissato correttamente e sia sufficientemente stabile (va considerato che lo scaldabagno assumerà un peso decisamente superiore quando sarà pieno d’acqua);
- ora è il momento di collegare gli organi di sicurezza. Per primo va collegato il gruppo di sicurezza con la valvola di non ritorno e la valvola che garantisce lo scarico quando si verifichi un aumento di pressione all’interno dello scalda acqua (questo dal momento che all’aumentare della temperatura, aumenta il volume dell’acqua e di conseguenza la pressione); il gruppo con la valvola di sicurezza va fissato sulla tubazione di ingresso dell’acqua fredda allo scaldabagno; un’altra valvola, questa volta si tratta di una valvola termostatica, va collegata alla tubazione in uscita dell’acqua calda, la funzione di questa valvola è di garantire che la temperatura dell’acqua inviata nella rete di tubazioni non sia eccessivamente calda, quindi la stessa miscela l’acqua calda del produttore all’acqua fredda, garantendo una temperatura preimpostata, comunque inferiore ai 50 gradi centigradi;
- a valle del gruppo di sicurezza va installato il giunto dielettrico che viene avvitato alla filettatura usando il nastro in teflon per guarnire la tenuta, questo garantisce l’interruzione di continuità elettrica sulle tubazioni, in modo da proteggerle da corrosioni elettrolitiche;
- la prossima operazione riguarda i collegamenti idraulici, che vanno eseguiti utilizzando tubazioni flessibili che collegheranno gli attacchi a muro allo scaldabagno; collegheremo quindi la tubazione dell’acqua fredda al gruppo di sicurezza; la tubazione dell’acqua calda dalla valvola termostatica alla rete di distribuzione; la seconda tubazione dell’acqua fredda da collegare al secondo ingresso della valvola termostatica; infine, lo scarico della valvola di sicurezza al vicino punto di connessione.
- una volta ultimati i collegamenti idraulici possiamo effettuare le connessioni elettriche: per prima cosa è indispensabile controllare che l’interruttore di protezione sia in posizione aperta (OFF), qualora questo interruttore sia posto in posizione remota, va indicato con un cartello che lo stesso non va chiuso (ON), ciò per evitare l’intervento di terzi ignari che ci siano dei lavori in corso sul circuito; procederemo quindi al collegamento del filo di terra (giallo-verde), e dei due conduttori di fase e neutro.
A questo punto lo scaldabagno è pronto alla messa in servizio: non possiamo però ancora alimentarlo elettricamente, bisognerà prima aprire l’alimentazione dell’acqua fredda attraverso la valvola relativa, quindi, aprendo un qualsiasi rubinetto dell’acqua calda (ad esempio sul lavello) attenderemo che il flusso d’acqua sia regolare, ciò significa che il nostro scaldabagno è pieno d’acqua; solamente a questo punto, dopo aver controllato l’assenza di perdite e stillicidi, potremo alimentare elettricamente l’apparecchio.
Manteniamo monitorato il funzionamento almeno per alcuni cicli di lavoro, aprendo rubinetti dell’acqua calda; a questo punto la nostra installazione è completata e possiamo usufruire dello scaldabagno.
Installazione dello scaldabagno a gas
- L’installazione dello scaldabagno a gas, sia che sia di tipo istantaneo che ad accumulo, è simile a quello elettrico; avremo bisogno, oltre ai materiali già previsti nel caso precedente, di provvedere un adeguato sistema di evacuazione dei fumi e di aspirazione dell’aria per la combustione e una tubazione metallica flessibile adatta per connettere il gas all’apparecchio; va inoltre controllato che la canna fumaria dove andremo a collegarci sia idonea per l’apparecchio che collegheremo, controlliamo che sia presente un’adeguata griglia di ventilazione, richiesta in ogni locale dove ci sia una connessione alla tubazione del gas.
- Per il resto, durante l’installazione, le operazioni sono analoghe a quelle per lo scalda acqua elettrico, fatta eccezione per le seguenti:
- quasi sempre i gruppi di sicurezza sono già preinstallati in fabbrica sullo scaldabagno e quindi non sarà necessario eseguire questa operazione;
- dopo aver fissato al muro lo scaldabagno, va installato il condotto di collegamento degli scarichi alla canna fumaria e la tubazione di aspirazione dell’aria; questo passaggio è estremamente delicato ed importante ai fini della sicurezza durante il funzionamento: sarà indispensabile che tutti i componenti del condotto di scarico fumi siano installati correttamente con le adeguate giunzioni sigillate;
- una volta effettuati i collegamenti idraulici, va seguita la connessione alla tubazione del gas. Durante questa operazione va posta molta attenzione al corretto posizionamento delle guarnizioni (le quali dovranno essere nuove) e ad un adeguato serraggio;
- al fine di testare la tenuta della tubazione del gas, possiamo aprile la valvola di alimentazione e controllare la tenuta, da un punto di vista strettamente empirico, con una miscela di acqua saponata con cui rileveremo eventuali perdite che si troveranno in corrispondenza di eventuali bolle che andranno a formarsi; comunque sono disponibili anche prodotti in bomboletta che sono adatti allo stesso scopo;
- procediamo quindi al collegamento elettrico e successivamente alla fase di messa in moto; durante la prima messa in moto è meglio ventilare il locale aprendo eventuali finestre: questo per mitigare eventuali effetti dovuti a perdite sia di gas che di fumi di scarico;
- procediamo quindi a mettere in servizio lo scaldabagno e, a questo punto, possiamo considerare l’installazione completata.
Vorremo comunque consigliare di avvalersi dell’assistenza di un tecnico specializzato per l’installazione di uno scaldabagno a gas: le norme da seguire sono molte e purtroppo ogni errore commesso può risultare fatale.