Dimensionamento Bagno e Misure minime per il bagno

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LE DIMENSIONI DI UN BAGNO STANDARD per i propri SANITARI

Quando si parla di arredare o progettare un bagno, non bisogna pensare solo alla funzione che esso ha, ossia di ambiente dove curare la nostra igiene; ma anche di ambiente dove dedicarsi alla propria cura ed al proprio relax, un ambiente intimo e privato.

Per questo ma anche per quanto riguarda gli aspetti tecnici, impiantisti ed idrici è sempre fondamentale rivolgersi a professionisti ed esperti in grado di indirizzarvi dal punto di vista non solo stilistico ma anche normativo e legislativo. Infatti una delle questioni più spinose da dover affrontare è sicuramente quella della dimensione minima prevista da regolamento da rispettare per i bagni in un’abitazione.

Il regolamento a cui facciamo riferimento è il “Regolamento Edilizio” che viene redatto per ogni Comune.

Un regolamento edilizio è un vero e proprio strumento normativo che esplica in maniera chiara e delineata, gli aspetti igienico sanitari, quelli tecnici, quelli estetici e sopratutto pone le linee guida per gli aspetti sulla sicurezza, non solo, delinea anche le caratteristiche delle abitazioni e dei singoli locali che le compongono, è quindi necessario rivolgersi ad un professionista che conosca in maniera approfondita questi aspetti più tecnici dato che anche costruire o ristrutturare un bagno implica il rispetto di queste regole.

DIMENSIONI E MISURE

Le dimensioni minime che un bagno di un’abitazione deve rispettare sono precise e delineate da regolamento:

Per prima cosa dovrà essere di minimo 3,5 metri quadrati. L’altezza dovrà essere minimo di 2,70 metri, c’è da dire però che in alcuni casi, essendo il bagno un locale tecnico e di servizio, può avere un’altezza di 2,40 metri; ad esempio in molte abitazioni è comune realizzare un ripostiglio in quota in corrispondenza del bagno, basterà costruire un controsoffitto portante in grado di poter categorizzarlo come vano accessori e poter quindi ottimizzare gli spazi nelle case di piccole dimensioni. Ovviamente, come già detto, ogni aspetto specifico della progettazione dipenderà ovviamente dai regolamenti dei singoli comuni; rispettare le normative è importante non solo dal punto di vista legislativo ma è fondamentale per ottenere un ambiente agevole, comodo e confortevole.

Vediamo ora nel dettaglio gli aspetti cardine della progettazione del vostro bagno di casa:

LE DISTANZE FRA SANITARI

I sanitari presenti in commercio presentano varie dimensioni: esistono quelli a misura standard e quelli chiamati “baby” che raggiungono addirittura dimensioni molto ridotte di profondità. Sapere che esistono sanitari di varie dimensioni è fondamentale per la scelta del resto dell’arredo e dei complementi.

Ma questo non è tutto perché la vera questione importante non è tanto la dimensione dei sanitari ma la distanza tra di essi.

Esiste per questo una normativa specifica, la UNI 9182/2010 che delinea precisamente la distanza che i sanitari devono mantenere in fase di progettazione tra loro e tra le pareti perimetrali dell’ambiente.

  • Distanza tra muro e wc/bidet : minimo 15 centimetri
  • Distanza tra wc e bidet: minimo 20 centimetri
  • Distanza tra bidet e doccia/vasca: minimo 20 centimetri
  • Distanza tra wc e doccia/vasca: minimo 10 centimetri
  • Distanza tra wc e lavabo: minimo 10 centimetri
  • Distanza tra due lavabi: minimo 10 centimetri
  • Distanza tra lavabo e doccia/vasca: minimo 5 centimetri

Importantissimo poi risulta essere rispettare la distanza in profondità tra sanitari e parete antistante. Per il regolamento edilizio questa distanza è di minimo 55 centimetri, la misura considerata giusta per poter muoversi comodamente ed agevolmente all’interno dell’ambiente.

LE DIMENSIONI DEI SANITARI

Come accennato nel capitolo precedente, è importante sapere che esistono sanitari di larghezze e profondità diverse rispetto ai classici modelli, questo permetterà quindi di scegliere il tipo di sanitario giusto e più affine alla vostra casa ed alle vostre esigenze.

Vediamo nel dettaglio quali sono le varianti più comuni da trovare in commercio:

  • Wc e Bidet: i classici sanitari, di norma, hanno una dimensione di 56 centimetri di profondità e 36 di larghezza. Sul mercato sono disponibili anche di dimensioni ridotte chiamati “baby” che arrivano ad avere addirittura 45 centimetri di profondità, un bel guadagno qualora voi vogliate risparmiare più spazio possibile o nel caso in cui il vostro bagno sia lungo e stretto. Esistono inoltre ancora i classici wc con cassetta che arrivano ad avere una profondità di circa 70 centimetri.
  • Piatto e box doccia: i piatti doccia sono quelli che offrono un gran numero di varianti proprio perché sono tantissime le richieste più diverse in tema di dimensioni e forme. Questa grande varietà a volte porta ad una grande confusione nel cliente che non sa come comportarsi di fronte al gran numero di opzioni che possono essere scelte. Partiamo dal presupposto che gli unici vincoli da rispettare sono: il mantenimento delle distanze minime e installare un piatto che abbia dimensioni minime di 70 centimetri sia di lunghezza che di larghezza. Esistono tuttavia piatti di dimensioni inferiori ma sconsigliamo la loro installazione in quanto opprimenti e molto scomodi da utilizzare. Quindi potrete scegliere tra un’infinità di varianti, potrete anche scegliere piatti doccia tagliabili per adattarli quindi a nicchie di dimensioni specifiche anche fuori “standard”
  • La Vasca: anche se poco utilizzate al giorno d’oggi, le vasche continuano ad essere un elemento richiesto. Esistono quindi di dimensioni ridotte che arrivano ad un minimo di 120 centimetri con una larghezza di 70 centimetri.
  • Il lavabo: questo elemento ha tantissime varianti, nel caso in cui il vostro bagno sia di grandi dimensioni potrete anche pensare di creare un piano di appoggio o di addirittura inserire due lavabi. La profondità è il fattore da rispettare, si va dai 50 ai 75 centimetri. In caso in cui il bagno sia di piccole dimensioni, si potrà optare per l’installazione di lavabi “baby” che presentano dimensioni che vanno dai minimi 25 centimetri a 40 centimetri. Questa è una soluzione pratica e smart in caso in cui abbiate un secondo bagno che vorrete adibire a lavanderia o ripostiglio.

IL DISIMPEGNO e l’antibagno, è obbligatorio?

Se 2 stanze sono confinati, ma comunque è presente un disimpegno (ovviamente fra le 2 stanze) , non è necessario ne tanto meno obbligatorio l’antibagno secondo la normativa.

Quando progettiamo una casa piuttosto piccola, come un monolocale o un bilocale di 40 metri quadrati, molte volte capiterà di non poter disimpegnare il bagno.

Disimpegnare il bagno vuol dire creare un piccolo “ingresso” in grado di separare il soggiorno o la zona giorno dalla zona di servizio quindi da bagno e/o locale tecnico. Questo è un aspetto da dover rispettare in ogni abitazione, quando progettiamo un monolocale tuttavia, è quasi impossibile disimpegnare il bagno.

Un piccolo trucco è sicuramente quello di realizzare un antibagno anche di soli 2 metri quadrati, dove inserire un lavabo e l’accesso ai sanitari e box doccia. Così facendo avrete la possibilità di disimpegnare la zona notte e realizzare un bagno più ampio e più comodo