Quando in casa è presente uno scaldabagno possono verificarsi diversi guasti e malfunzionamenti, facili da risolvere o più complessi. In molti casi capita che la valvola di sicurezza inizia improvvisamente a perdere acqua. Cosa bisogna fare in queste situazioni?
Avere uno scaldabagno in casa è sicuramente molto comodo, perché permette di avere scorte di acqua calda per l’igiene personale, cucinare o altri utilizzi. Trattandosi di un apparecchio che viene usato con una certa frequenza è normale aspettarsi qualche piccolo inconveniente.
In questo articolo spieghiamo da cosa dipende la perdita della valvola di sicurezza e come risolvere prontamente questo problema in maniera autonoma. In ogni caso è sempre bene muoversi con molta cautela e, quando non si dispone della dovuta esperienza, richiedere il supporto di uno specialista. Occorre infatti ricordare che gli interventi fai da te spesso possono compromettere in modo irrimediabile il funzionamento dello scaldabagno, quindi in definitiva peggiorare la situazione.
Indice Articolo:
Scaldabagno che perde acqua dalla valvola di sicurezza: perché?
Cosa rimediare al problema della valvola dello scaldabagno che gocciola? Per prima cosa è bene chiarire che uno scaldabagno accresce il comfort abitativo di ogni appartamento. Questo apparecchio viene solitamente installato in bagno, in cucina, nelle stanze di servizio oppure nella lavanderia. Alcune volte si preferisce collocarlo in un locale di sgombero, in modo da lascialo nascosto alla vista.
L’importante è che venga allacciato all’impianto idrico oppure al circuito dell’acqua calda e a una fonte energetica, sia questa la corrente elettrica o il gas. In ogni caso avere uno scaldabagno facilmente accessibile si rivela la soluzione più congeniale, perché in questo modo la gestione diventa semplice e sarà possibile intervenire senza indugio in caso di malfunzionamenti.
La durata di uno scaldabagno non può essere stimata, perché molto dipende dalla frequenza e dalla modalità di utilizzo. Tuttavia, alcuni problemi, come quello che valvola che gocciola, sono molto comuni e facilmente risolvibili. L’importante è fare una diagnosi accurata, usare gli strumenti giusti e naturalmente tutte le precauzioni del caso per salvaguardare la propria sicurezza e quella degli altri presenti in casa.
Lo scaldabagno, essendo direttamente collegato alla rete idrica, è molto soggetto a perdite di acqua. Le cause potrebbero essere le più disparate. Basta, ad esempio, pensare alla guarnizione usurata, alla resistenza danneggiata, a un flessibile che si è semplicemente allentato oppure alla foratura del serbatoio ormai corroso.
Non mancano casi in cui la perdita della valvola dipende da un problema di ritenzione, ovvero da ragioni legate al corretto controllo della pressione.
Quando la valvola inizia a gocciolare occorre intervenire il prima possibile perché il guasto potrebbe peggiorare in maniera progressiva, fino a diventare più complicato da risolvere e ciò comporta inevitabilmente anche un esborso economico maggiore. Vediamo, pertanto, tutto quello che occorre fare quando si nota che la dalla valvola del proprio scaldabagno fuoriescono delle piccole gocce d’acqua in maniera continua e senza un’apparente ragione.
Quali sono le cause della perdita di acqua dalla valvola dello scaldabagno?
Ad un certo punto anche uno scaldabagno nuovo e acquistato da poco tempo potrebbe dare qualche problema e iniziare a gocciolare in prossimità della valvola. Questo succede perché la valvola è ormai del tutto usurata oppure il termostato si è rotto. In quest’ultimo caso è normale notare anche che la resistenza non cessa di lavorare, mandando l’acqua in ebollizione nella caldaia. La temperatura sarà troppo alta e cioè fa reagire la valvola, che allenta la sua normale pressione per scaricare un po’ di acqua all’esterno.
Cosa è possibile fare in questo caso? Quando la valvola perde perché si è rotto il regolatore della temperatura l’unica cosa da fare è procedere con la sostituzione del pezzo. Bisogna quindi trovare un ricambio compatibile per ripristinare la funzionalità del proprio scaldabagno. Una volta ultimata la sostituzione del termostato la valvola inizierà a funzionare in maniera corretta e non si verificheranno più gocciolamenti indesiderati.
Se nonostante la sostituzione del regolatore di temperatura la valvola continua comunque a perdere, allora il problema potrebbe essere più serio e interessare altre componenti dello scaldabagno. In alternativa è possibile fare una prova e cambiare la valvola con una nuova. Quando il gocciolamento persiste potrebbe anche essere necessario acquistare un nuovo scaldabagno.
Come si sostituisce la valvola dello scaldabagno?
La sostituzione della valvola di uno scaldabagno è un’operazione molto semplice e veloce per un idraulico professionista, ma che potrebbe rivelarsi complicata e richiedere tempo per chi non ha molta dimestichezza con questo genere di lavori. Tuttavia, seguendo con molta prudenza tutti i necessari passaggi e usando gli attrezzi adeguati, sarà possibile eseguire la sostituzione della valvola senza molta difficoltà.
La prima cosa che bisogna fare è chiudere l’acqua che entra all’interno dello scaldabagno, per poi svuotare interamente il serbatoio. Come si chiude l’acqua di ingresso? Esistono due distinte soluzioni. La prima consiste nell’isolare tutto il circuito e quindi bisogna agire direttamente dal contatore. In alternativa si possono verificare i tubi presenti nel collettore individuare quello dello scaldabagno in modo da chiuderlo. In caso di dubbi si consiglia di chiudere tutti i tubi, così da non avere alcun tipo di problema durante l’intervento. A questo punto si può passare alla fase della sostituzione.
Come noto, la valvola è posizionata sul collettore in ingresso dello scaldabagno, quindi, una volta chiuso il rubinetto di mandata, basta smontare il flessibile e rimuovere il pezzo danneggiato. La pressione interna al serbatoio dovrebbe essere sufficiente per non fare traboccare l’acqua dal recipiente.
Tante volte capita comunque che fuoriesce qualche litro, per cui è bene attrezzarsi con una bacinella. In caso contrario, il serbatoio potrebbe anche svuotarsi del tutto allagando l’ambiente. Ecco perché anche importante dotarsi di panni assorbenti e di tutto l’occorrente per fronteggiare questo tipo di emergenze. Nei casi più comuni non c’è nulla da temere, in quanto lo scaldabagno non si svuota e si può agire con tutta tranquillità.
La prima operazione da compiere è lo smontaggio del flessibile dell’acqua fredda che è direttamente collegato con la valvola. Per compiere questa operazione è necessario posizionare un secchio immediatamente sotto la zona interessata, perché uscirà inevitabilmente un po’ di acqua dal flessibile. La parte che non si deve toccare è la parte fissa del flessibile che fuoriesce dal muro.
All’estremità opposta si trova invece un dado provvisto di guarnizione che tiene fermo il flessibile alla filettatura della valvola. Questa è la parte che si deve smontare per prima, ma che richiede una certa attenzione, in quanto bisogna agire sul dado e mai sul corpo della valvola. Con l’aiuto di uno svita tubi o di una chiave inglese opportunamente regolata, bisogna tenere ben ferma la valvola per poi girare in senso orario il dado.
Rimosso il dado si tira leggermente il flessibile in direzione del secchio, così da lasciar scorrere l’acqua in eccesso. Lo scaldabagno non perderà acqua quando il meccanismo di ritenzione è integro, altrimenti bisogna procedere con ulteriori interventi maggiormente complessi o cambiare lo scaldabagno con un modello nuovo.
Giunti a questo punto dell’intervento non resta che eliminare l’acqua in eccesso del sovrappieno. Occorre segnalare che nella valvola dello scaldabagno è presente un meccanismo che serve a sbloccare il polmone di tenuta. In genere questo meccanismo ha la forma di una piccola leva di colore rosso fissata sulla parte laterale.
In alcuni modelli, tuttavia, occorre svitare un tappo per poi sbloccarlo con la punta di un cacciavite. Cosa succede quando si agisce sul meccanismo che serve a sbloccare il polmone di tenuta? Lo scaldabagno inizierà a scaricare il sovrappieno all’interno del secchio, che solitamente si riempie al massimo di un paio di litri.
Adesso arriva il momento di togliere il secchio e di smontare la valvola con una chiave spezzata, avendo cura di bloccare il collettore con la svita tubi o una chiave inglese.
Rimossa la valvola sarà possibile notare la filettatura del collettore che andrà rivestita in modo uniforme con il teflon per garantire una maggiore tenuta con la valvola nuova. Ecco, quindi, che sarà possibile montare il flessibile, riaprire l’acqua e mettere in funzione lo scaldabagno. Il guasto è finalmente risolto e la nuova valvola lavorerà in maniera corretta, senza più gocciolare.
Sostituzione della valvola di uno scaldabagno: altre cose da sapere
La valvola dello scaldabagno svolge una funzione molto importante, perché è in grado di aprirsi in maniera automatica quando la pressione dell’acqua si alza improvvisamente. In questo caso dalla valvola fuoriesce dell’acqua, così da evitare che l’eccessiva pressione possa provocare danni seri nell’appartamento, come ad esempio un’esplosione.
Non si deve mai commettere l’errore di sostituire il pezzo con una normale valvola. Lo scaldabagno richiede valvole specifiche, tarate in genere fino a 7 bar di pressione, che funzionano per lungo tempo e garantiscono massima sicurezza. Queste valvole vengono proposte a costi accessibili e sono facili da reperire in tutti i negozi di idraulica.
Che cosa succede se dopo la sostituzione della valvola le perdite di acqua non si arrestano? In questo caso il problema potrebbe essere più serio e bisogna procedere con una diagnosi maggiormente approfondita dello scaldabagno. Per questo potrebbe essere indispensabile richiedere un supporto professionale, evitando di cimentarsi in lavori che potrebbero rivelarsi antieconomici e non risolutivi. Certe volte una valvola che perde è solo la spia di un guasto più importante.
L’assistenza di un idraulico esperto è anche utile per capire se conviene o meno procedere con l’acquisto di un nuovo scaldabagno. Quando infatti l’intervento di riparazione comporta un esborso eccessivo potrebbe essere più vantaggioso comprare uno scaldabagno efficiente e performante.
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